artemad è un collettivo di artisti visivi nato nel luglio del 2009 formato da Marco Cardone, Attilio Cianfrocca e Danilo Maccarone. Diplomatisi in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. I tre artisti visivi, dopo aver lavorato per diversi anni insieme in più di un’occasione, hanno deciso di formare un gruppo creativo che identificasse la loro collaborazione. Il gruppo ha lavorato in Italia e in Europa fino al 2012.


PRINCIPALI ESPERIENZE ARTISTICHE
2012Physis/Antiphysis Oltre il Mediterraneo - Contemporanea 12, Amatrice (RI) - Mostra di arte contemporanea a cura di Dino Del Vecchio.Un libro, un quartiere, una festa - Scuola Statale G. Franceschi, Roma - Evento culturale
2011Stravolti - Galleria Or, Genova - Mostra di arte contemporanea a cura di Oriana Racovac.Ticchettio - Centro Cultural Isabel De Farnesio, Madrid - Performance artistica.
2010• Zona Rossa - Galleria Or, Genova - Mostra di arte contemporanea a cura di Cristina Reggio ed Anna Maiorano.Un centesimo a centimetro - Studio7, Rieti - Mostra di arte contemporanea.Zoo art - Giardini Fresia, Cuneo - Mostra di arte contemporanea.Aquae - Tenuta Due Laghi, Rivodutri (Rieti) - Mostra di arte contemporanea.Ikas-Art 2010 - BEC Bilbao Exhibition Centre, Bilbao - Mostra di arte contemporanea.
2009Isolina e le altre... - Centro Arte Contemporanea di Cavalese (Trento) - Mostra di arte contemporanea.Realizzazione di “OLTREMOnDO” opera permanente per il PalaRiviera di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). “One touch of love for L’Aquila” asta di beneficenza di sculture e dipinti organizzata dalla Massimo Oddo O.N.L.U.S. con la collaborazione dei giocatori del Milan (Pescara).Fisis, Contemporanea 09 - Centro Turistico Lo Scoiattolo, Amatrice (Rieti) - Mostra di Arte Contemporanea a cura di Dino Del Vecchio.“Premio Poggio Bustone” performance, Poggio Bustone (Rieti).Dalle 3.31 alle 3.33-Il prima e il poi degli artisti aquilani dopo il terremoto - Porto di Genova -Mostra di arte contemporanea a cura di Antonio Gasbarrini.



Aquae - Tenuta Due Laghi, Rivodutri (Rieti) - 2010
Fisis, Contemporanea 09 - Centro Turistico Lo Scoiattolo, Amatrice (Rieti) - 2009
Isolina e le altre... - Centro Arte Contemporanea di Cavalese (Trento) - 2009
Un centesimo a centimetro - Studio7, Rieti - 2010
Zoo art - Giardini Fresia, Cuneo - 2010
Museo d'Arte Orientale, Roma - 2010
Museo Diocesano, Terni - 2010
“OLTREMOnDO” - PalaRiviera di San Benedetto del Tronto - 2009
Manifesto di arteMAD ArteMad nasce dalla notte di un folle che racconta il suo sogno al bambino che è in lui. O forse sarebbe meglio dire che tentò più e più volte di raccontare i sogni con le parole del silenzio, quelle che accarezzano il pensiero nel passaggio tra il sonno e la veglia. Nel risveglio arteMAD trova la forza di sporcarsi le mani col colore, abbandonando la descrizione dell’idea, ma scegliendo piuttosto di vestirla. Si, vestire, vestire! Vestire le idee con il vigore della fantasia, con la liberazione del genio, con l’entusiasmo della creazione. Per arteMAD è come se soltanto inzuppando l’idea nella propria anima è possibile partorirla, per colmarla del proprio spirito. Tutto questo lo fa libera-mente, senza pregiudizi, senza stereotipi, senza modelli; perché arteMAD non fa distinzioni tra ciò che è reale e ciò che tale non lo è. La realtà comunemente intesa si esplicita solo in parte se percepita e condivisa con i soliti sensi: manca un orecchio sul cuore, un naso sullo stomaco, un occhio nelle vene… Ma il congegno onirico dato in dote all’essere umano sotto forma di immaginazione può sciogliere i confini sensoriali fondendoli nell’utopia della visione. Ed ecco che i sensi per arteMAD sconfinano nella realtà visionaria, rompono i legami di una verità soltanto tangibile, approdano all’imperturbabile mutevolezza della Natura. ArteMAD vive nelle sue emozioni, si muove seguendo le sue sensazioni, si lascia ammaliare dalle suggestioni e non baratta mai la libertà di pensare, il dono più grande che la Grazia gli abbia concesso, con prototipi di pensiero che fanno dell’etichetta la forma più meschina di semplificazione. ArteMAD ama affogare nell’inquietudine del dubbio, affidandosi incessantemente al Minotauro del Possibile, pedagogo nel labirinto di cenere che riempie le menti di aulico tralignamento. ArteMAD non ha paura di cambiare maschera perché crede in essa. Perché crede nella forma e nella sua mutevolezza nel tempo e nello spazio. Perché crede che anche l’anima cerca sempre una nuova bautta ma non per finger d’essere ciò che non è, piuttosto invece per assecondare la sua naturale volubilità. Un sognatore, un bambino, un folle… arteMAD è un volto diviso in tre che gioca con il pensiero, un movimento inarrestabile teso verso la libera-azione del pensiero, un’arte che è voluttà di manifestare il pensiero.